Il Caffè – La formula “rent to buy” e il suo esordio sul mercato
“Alle coppie più giovani l’affitto con riscatto piace”. Nel numero del settimanale “IL Caffè” la nostra specialista Veronika Imber ha rilasciato un’intervista sul “rent to buy”. Articolo: Il caffè – La formula “rent to buy” e il suo esordio sul mercato.
Non solo banche. C’è anche chi come Yohanna Chiri Leimgruber e la sua azienda “TiAffitto con riscatto” si pone a metà tra l’acquirente e il proprietario di un immobile. Un intermediario immobiliare, quindi. Che per la formula “rent to buy” (vedi articolo principale) oggi in media riceve “dalle 5 alle 10 telefonate al giorno”.
Il cliente tipo? “Il nostro target è quello di una coppia sulla quarantina, dove entrambi lavorano e hanno buoni stipendi – spiega Chiri Leimgruber – ma, ponendoci come intermediari, ci rivolgiamo anche ai proprietari interessati a liberarsi di un appartamento invenduto proteggendo il loro investimento”.
Chi pensa che per comprare una casa sia sufficiente pagare un affitto però si sbaglia. Chiri Leimgruber sgombra il campo da ogni dubbio. “In Svizzera non è possibile. In Italia, dove i prezzi degli immobili sono più bassi, è invece più usuale”. I soldi, detto altrimenti, servono sempre. E non sono pochi. Di regola bisogna avere alcune decine di migliaia di franchi da parte e dimostrare di essere solvibile. Il secondo passo da “TiAffitto con riscatto” è impegnarsi per assicurarsi l’immobile prima che qualcun altro cerchi di accaparrarselo. “Ciò significa versare una somma pari al 5% del valore della casa”, spiega Chiri Leimgruber. In seguito scatta l’affitto. “Per una casa di un milione di franchi si pagano in media mille franchi di affitto e altri duemila franchi per il notaio”.
La formula “rent to buy” non è comunque l’unica disponibile sul mercato. “Ogni strumento di finanziamento immobiliare – spiega Veronica Imber, economista dell’agenzia nazionale Ipoteca.ch – va calibrato sl cliente e il suo desiderio. Diciamo che il contratto “rent to buy” ipoteticamente va bene per una coppia giovane che non ha grandi mezzi propri ma desidera avere una propria abitazione o ne ha magari vista una e vuole acquistarla. Non so se sia una formula di successo, siamo ancora agli inizi, non tutte le agenzie immobiliari propongono questa formula, bisogna vedere come reagirà il mercato”.
Tutto questo, quando esistono anche altre soluzioni. “Bisogna sempre vagliare attentamente vantaggi e svantaggi – riprende Imber -. Oggi soprattutto le giovani coppie faticano ad avere mezzi propri, ad avere un piccolo capitale da versare per ottenere una ipoteca. Ma qualche soluzione c’è. Ad esempio noi abbiamo alcune soluzioni che, se gli acquirenti hanno una situazione solida e un buon salario, offrono anche la possibilità di ottenere sino al novanta per cento del finanziamento”.
Quella che va evitata è invece la scelta avventata. “Se acquisti, magari attraverso un contratto “rent to buy” una abitazione e poi dopo tre anni ti rendi conto che non ti apice o emergono difetti, sei comunque costretto a comprarla. Inoltre – spiega ancora Veronica Imber – l’abitazione con l’atffitto a riscatto costerà di più. Ecco perché in certi casi è meglio restare in affitto, risparmiare e poi comprare casa quando si è ha il capitale iniziale”.
an.b.